domenica 27 marzo 2016

Tour of my BRAIN / Tour del mio CERVELLO

TOUR OF MY BRAIN

The mind is a fascinating and mysterious place and I believe it is interesting to visit, especially if it is someone else’s inscrutable and closed off to everybody mind. Have you ever wondered what crosses my mind? There’s no better guide than me to walk you through the maze and show you some passageways!

At the entrance of the frontal lobe you can find, next to the fantasy fissure, the creativity area: beware not to trip over scattered ideas, some of which half-made real and then abandoned in the oblivion: short stories and never written songs, works of art, novels and very complicated choreography (who knows, maybe even an Oscar worthy movie). This area presents a variable size intersection with the laziness gyrus. When this path activates there’s no way to complete any task, even staring at the ceiling in silence for hours seems more interesting than any hard physical and/or mental activity! Connected by the cortico-chaos pathway, you can find the mess nucleus, in which is easy to get lost and dangerously stuck between piles of paper, out of place clothes and useless unidentified objects that go back at least four or five years.

At the opposite end of the brain you can find the occipital lobe, littered with dark cells connected between them so that they turn on the deepest fears: clowns and childhood monsters, the frightful judgment and a pinch of solitude appear here in a terrifying mix! These cells send collateral extensions to the regret center, where second thoughts and good resolutions are collected over the years. Going deeply, you can find the pleasure insular cortex in contact with the two parietal lobes, it is always crowded and rich in food (sushi is an indispensable element), music, TV series, journeys, friends and a lot of internet. Before leaving the parietal lobes you can step by the social life area, where you can find: shyness, awkward silences and embarrassing myself, also some rare first good impressions.

Let’s close out the tour by taking a look at the temporal lobes, where there is room for ambitions for the future, which cause occasional daydreaming and building mental castles of stratospheric proportions. Here you can also find the little, but annoyingly efficient, distraction and illusions center, that can become hyperactive when stimulated by prolonged study and boredom. Finally, the logic gyrus extends for a bigger area, performing understanding of various topics, analysis of text meaning and, at the expense of others, correcting the mistakes it senses.

Bearing in mind that the complexity of the neuronal system allows the simultaneous activation of almost all of these functions, try to imagine the chaos that crosses my mind every day, without getting a headache! Waiting for a technological invention that allows me to read minds, I’ll go back to activate my imagination.

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TOUR DEL MIO CERVELLO

La mente è un luogo affascinante e misterioso e credo sia interessante da visitare, soprattutto se si tratta di quella imperscrutabile e inaccessibile di un’altra persona. Vi siete mai chiesti cosa passa per la mia testa? Non c’è guida migliore di me per accompagnarvi lungo il labirinto e mostrarvi qualche passaggio segreto!

All’ingresso del lobo frontale trovate, vicino alla scissura della fantasia, l’area della creatività: fate attenzione a non inciampare tra le idee sparse, alcune delle quali realizzate a metà e poi abbandonate nel dimenticatoio: racconti e canzoni mai scritte, opere d’arte, romanzi e coreografie complicatissime (chissà, magari perfino un film da premio Oscar). Quest’area presenta un’intersezione di grandezza variabile con la circonvoluzione della pigrizia. Quando si attiva questa via non c’è verso di concludere qualunque compito, anche fissare il soffitto in silenzio per ore sembra più interessante di qualsiasi faticosa attività fisica e/o mentale! Connesso dal fascio cortico-caos, trovate il nucleo del disordine, all’interno del quale è facile perdersi e rimanere pericolosamente incastrati tra pile di fogli, vestiti fuori posto e inutili oggetti non ben definiti che risalgono ad almeno quattro o cinque anni fa.

All’estremo opposto del cervello trovate il lobo occipitale, disseminato di cellule di colore scuro connesse tra loro in modo da attivare le paure più profonde: qui appaiono clown e mostri dall’infanzia, lo spaventoso giudizio degli altri e un pizzico di solitudine in un mix terrorizzante! Queste cellule mandano prolungamenti collaterali ai centri del rimpianto e del rimorso, dove pentimenti e buoni propositi vengono collezionati da anni. Andando in profondità, potete trovare l’insula del piacere a contatto con i due lobi parietali, è sempre affollata e ricca di cibo (il sushi è un elemento irrinunciabile), musica, serie TV, viaggi, amici e parecchio internet. Prima di lasciare i lobi parietali potete passare dall’area della vita sociale, dove trovate: timidezza, silenzi imbarazzanti con tanto di figuracce e raramente anche qualche buona prima impressione.

Concludiamo il tour con un’occhiata ai lobi temporali, dove trovano spazio le ambizioni per il futuro, che causano occasionali sogni ad occhi aperti e la costruzione di castelli mentali di dimensioni stratosferiche. Qui si trova anche il piccolo, ma fastidiosamente efficiente, nucleo della distrazione e delle illusioni, che può andare incontro a iperattivazione da stimolazioni di studio e noia prolungati. Per un’area maggiore si estende infine la circonvoluzione della logica, addetta alla comprensione di svariati argomenti, l’analisi del significato di numerosi testi e, a scapito degli altri, la correzione degli errori che percepisce.

Tenendo presente che la complessità del sistema neuronale permette l’attivazione contemporanea di quasi tutte queste funzioni, provate a immaginare il caos che mi attraversa ogni giorno, senza farvi venire il mal di testa! In attesa di una nuova invenzione tecnologica che mi permetta di leggere la mente degli altri, torno ad attivare la mia fantasia.



lunedì 14 settembre 2015

Tessere la vita

RAGGOMITOLATA

Quell’orgoglio malandato, finito sotto i ferri,
è il filato giusto da lavorare per lei,
che intanto ascolta distratta 
frequenze di onde distanti,
seduta su una scomoda vecchia poltrona,
indossando abiti consumati e fuori moda.

La voce sicura alla radio elenca
cosa serve per ordire una trama
che catturi l’attenzione di chiunque,
ma è coperta dal rumore nella sua testa:
Non sei abbastanza.

Indossa il maglione frutto di un complesso
schema di dritto e rovescio poi, 
a tre passi dalla poltrona, alza il volume
senza riuscire a spegnere le voci:
Non sei abbastanza.

E, una volta fuori, continua a cercare
il bandolo della loro matassa, 
tra i fili di colori che non è
nemmeno in grado di nominare,
per dare ordine e trovare il suo posto
tra le stoffe meno sbiadite.

Si riconosce il suo lavoro,
fatto a mano, unico e non rifinito,
tra mille capi in serie, perché confezionato
nell’inesatta tecnica dell’emotività:
è la migliore immagine di sé 
che riesce a creare senza mentire.


martedì 27 gennaio 2015

Vedere attraverso

TRASPARENTE

Strie di cielo colorano la finestra
e il freddo di questo vetro
non si lava via.
Il mio respiro 
disegna una macchia
che non resta.
Guarda, è già scomparsa.

Se pensieri e parole
fossero una cosa sola
non potresti nascondermi
la verità.

Mi basterebbe scostare la tenda
per vedere il mondo
da quel vetro doppio
e godrei della vista
fino a sentire i paesaggi
battere nel cuore.

Mi affaccio su di te
e non ho dubbi,
anche a costo
di sbattere la testa
e sentire il freddo
premere sulla fronte.

Strie di cielo colorano la mia finestra,
ma non ho fiato per scaldare 
questo vetro e fuori
il buio nasconde te.
Pensieri e parole sono
solo nebbia e vento.
Cosa pensi? Cosa dici?


domenica 4 gennaio 2015

Riesci a sentirmi?

L'URLO

Ti sto chiamando,
riesci a sentirmi?

Il mio Urlo resta silenzioso 
nella sua cornice,
appeso a un muro e
intrappolato nella tela 
delle mie corde vocali.

Le mani sfiorano le guance
e le dita coprono
parte del mio volto
che sarà presto solcato
dai segni del pianto.

I piedi calpestano 
il ponte che
hai lasciato poco fa 
alle tue spalle e non
posso raggiungerti.

Il cielo sembra avvolgermi
come la rete di una trappola
e solo tu puoi liberarmi
dal peso della pena
che infliggo a me stesso.

Ti sto chiamando,
riesci a sentirmi?

martedì 26 agosto 2014

Piove

SAN VALENTINO

Piove sulla tua chiesa.
Piove sulla strada che percorri ogni giorno.
Piove sulle tue labbra e sulle tue parole:
piove sul sempre e piove sul mai,
piove sul tuo infinito.

Piove nella mia città.
Piove nella doccia in cui mi nascondo.
Piove sulle mie guance e sui miei pensieri:
piove sul ti prego e piove sul mi hai delusa,
piove sulla mia ingenuità.

Piove e lava via quell’ombra
che ti trascini dietro orgoglioso,
che mostri più del tuo volto.

Guarda, fuori è quasi asciutto ora.

Respiro un’aria di luce che 
mi sembra di conoscere da sempre,
un bagliore che non ti appartiene.

lunedì 25 agosto 2014

In ascensore

DISTANZA

Nessuna finestra, 
solo uno specchio e luci al neon.
Quando troverai il coraggio
di scendere da questo ascensore?

I discorsi sul tempo si esauriranno,
i ricordi sbiadiranno,
le occasioni perse 
si moltiplicheranno.

Saliamo in fretta
e scendiamo in un attimo,
ma siamo immobili a due passi,
due lunghissimi passi.

Non scegliere 
equivale ad abbandonarsi al caso
-A che piano va, lei?

lunedì 30 dicembre 2013

Immagine

FOTO DI NOI

Dietro due spesse lenti di vetro
vedo un amore sconosciuto,
dimenticato.

Su di me il tocco sicuro
e gentile dell'affetto
incondizionato.

Le labbra sono messaggeri di
coraggio, al contatto con la
mia pelle passano il testimone.

Infondono speranza e
sollecitano a un'ambizione
nobile, senza paragone.